Abstract

White Spot Lesions in Orthodontic – What Can We Do?

di Mestrovic Senka

È noto che gli apparecchi ortodontici fissi possono far aumentare l’accumulo di placca e favorire lo sviluppo della demineralizzazione e delle carie,soprattutto nei pazienti con scarsa igiene orale.Le lesioni a macchia bianca (WSL) possono essere visibili già a 4 settimane dall’inizio della terapia con apparecchio fisso.L’insorgere di queste lesioni non è legato solo al trattamento ortodontico di per sé e può comparire anche prima dell’inizio del trattamento,o anche dopo.La prevalenza generale delle lesioni a macchia bianca va dal 2 al 96% a seconda dei metodi utilizzati per valutare il punteggio e l’entità delle lesioni,la loro presenza prima del trattamento e l’uso di integratori al fluoro durante il trattamento.I siti con maggiore propensione all’accumulo di placca e allo sviluppo delle lesioni sono il margine cervicale sotto la banda,per la diluizione del cemento,e i siti di contatto con l’adesivo e lo smalto mordenzato.La presenza di demineralizzazioni è 2 volte e mezzo più elevata nell’arcata superiore rispetto a quella inferiore.Lo sviluppo iniziale di queste lesioni è caratterizzato dalla perdita di minerale nello smalto che presenta una superficie parzialmente porosa nel sito della lesione.Questa alterazione nella superficie dello smalto dei denti può ridurre la forza di adesione degli attacchi ortodontici allo smalto all’inizio o durante il trattamento e in questo caso è necessario procedere ad un re-bonding.Se gli attacchi devono essere bondati sullo smalto demineralizzato,è consigliabile stabilizzare e proteggere il sito prima di procedere al re-bonding.Per prevenire e ridurre al minimo la comparsa di demineralizzazioni si possono utilizzare materiali ortodontici che rilasciano fluoro,come cemento vetroionomerico o cemento vetroionomerico rinforzato con resina durante il trattamento.Quando compaiono delle lesioni esistono due linee di intervento per trattarle.La prima comprende metodi non invasivi come l’applicazione di fosfato di calcio amorfo-fosfopeptide di fluoruro e caseina (CCP-ACP) ad alta concentrazione per uso topico; la seconda linea comprende tecniche più invasive come la microabrasione con un preparato di acido cloridrico e pomice oppure l’infiltrazione delle carie con resina.Gli studi dimostrano che la resina a bassa viscosità possiede una grande capacità di penetrare nelle carie in fase iniziale e ottenerne la stabilizzazione.

Obiettivi di apprendimento

Dopo la tua relazione sarai in grado di individuare i pazienti in trattamento ortodontico a rischio di carie
Dopo la tua relazione sarai in grado di proporre la profilassi migliore per le carie
Dopo la tua relazione sarai in grado di di gestire le lesioni cariose in fase iniziale che compaiono durante il trattamento ortodontico